Simeone: «Contento di giocare contro la mia Inter. Ecco cosa mi aspetto»

Diego Simeone racconta le proprie sensazioni su Inter-Atletico Madrid alla vigilia della sfida di Champions League. Le parole dell’allenatore rilasciate a SportMediaset.

EMOZIONE – Diego Simeone domani sera ritorna a San Siro per Inter-Atletico Madrid. Così l’ex nerazzurro sulle sue sensazioni: «Sono molto contento di tornare a Milano e di giocare contro la mia Inter. Ho vissuto due anni meravigliosi dove la gente mi è stata molto vicino. Io ho dato tutto quello che avevo in quel momento. Nella mia testa è sempre rimasto tutto quel sentimento per questa società. Adesso competiamo con una squadra che sta molto bene, che gioca un calcio che mi piace moltissimo. È un calcio semplice, al contrario di qualcuno che pensa che sia complicato. Loro lo interpretano nella migliore migliore, hanno un allenatore come Simone Inzaghi che io conosco. Lui sta facendo molto bene e io sono contento per tutte le cose belle che succedono all’Inter».

L’AVVERSARIO – Diego Simeone, fra i ricordi con Simone Inzaghi e le aspettative per Inter-Atletico Madrid: «Se mi aspettavo che Inzaghi potesse diventare così? Io mi ricordo molto di lui perché eravamo molto vicini quando eravamo alla Lazio. Parlavamo tanto di calcio e lui aveva una fame di calcio incredibile. Lo ha trasmesso alla Lazio e adesso all’Inter, che sta giocando in una maniera che non è casualità. L’Inter l’anno scorso ha giocato la finale di Champions League, adesso è in un cammino molto buono in campionato e in Europa. E soprattutto ha dei grandi giocatori, senza grandi giocatori è molto più difficile essere un grande allenatore».

PUNTI DI FORZA – Diego Simeone conclude: «Il punto di forza dell’Inter? La squadra, che ha molto chiaro il modo in cui giocare, arrivare dalle fasce con molta gente dentro l’area. Thuram è un punto importante nel loro gioco finale. Riescono a gestire il gioco per arrivare a mettere la palla dentro l’area. Mi aspetto un’Inter subito aggressiva? Credo che arriverà come gioca normalmente, sempre forte all’inizio. Se deve retrocedere un po’ e avere spazio per il contropiede lo fa anche molto bene. Lavora molto bene nella zona bassa o più alta. Ma penso che la partita girerà intorno anche a quello che possiamo fare noi».