Ventola: «Lautaro Martinez tra i top 5! Lukaku non più leader»
Nicola Ventola, in una lunga intervista al collega Luca Uccello questa mattina su Tuttosport ha parlato principalmente dell’attacco dell’Inter citando Lautaro Martinez, ma anche Edin Dzeko e Romelu Lukaku soprattutto in vista della sfida con il Porto.
TRA I MIGLIORI – Nicola Ventola elogia principalmente l’attaccante argentino, inserendo in una classifica: «Lautaro Martinez? È un attaccante fantastico. Per me può diventare ancora più decisivo di quello che è oggi, ma per essere un attaccante un top deve superare quota 25 gol. Quest’anno può farlo per la prima volta. È un leader, il giocatore che trascina i compagni. Ogni anno fa uno step in più e per me lui già oggi rientra tra i primi cinque attaccanti al mondo. Sono sicuro che tutti ambiranno ad averlo in squadra. La sua volontà, da quello che fa vedere in campo è restare all’Inter. Poi bisogna capire come si comporterà la società davanti a un’offerta importante. Un giocatore per restare deve sentirsi parte di un progetto vincente, capire che anche la società ha la sua stessa ambizione. A me ricorda molto Vieri. Bobo si buttava nel fuoco per i compagni. Ha litigato con tutti. Quando sei squadra, quando sei leader, sei questo. E Lautaro ha dimostrato di essere un leader in questo, per i suoi compagni. È facile prendersela con uno in difficoltà».
L’ATTACCO – Ventola dice la sua riguardo l’attacco dell’Inter, con vitsta Porto: «Metterei Dzeko al fianco di Lautaro Martinez contro il Porto. Con la sua tecnica può giocare anche da fermo, ti fa sempre girare la squadra. Lukaku questa cosa non ce l’ha. Ha bisogno di stare bene fisicamente. È un giocatore che ha più bisogno di “coccole” dal proprio allenatore, dai compagni. Ma in questo momento non c’è tempo: sei lì che lotti per la Champions, lotti ora con il Porto. Lukaku? Se me lo regalano va bene, me lo tengo. Sennò è giusto che la società faccia le sue valutazioni. Ora non è più un problema fisico. Ma di testa. Lui non si sente più il leader della squadra, non si sente più fondamentale, sa che non può più sbagliare».
Fonte: Tuttosport – Luca Uccello