Zenga: «Tempo effettivo e recupero? Ho una proposta da sperimentare»
In questi giorni non si fa altro che parlare di tempo effettivo. La causa sono sicuramente i super recuperi che vengono assegnati continuamente durante le partite del Mondiale. Sull’argomento è intervenuto l’ex portiere dell’Inter Walter Zenga in un’intervista al Corriere dello Sport.
LA PROPOSTA − In una lunga intervista al Corriere dello Sport, Walter Zenga ha parlato della necessità del tempo effettivo (parziale) nel calcio, dopo le questioni sui tanti minuti di recupero ai Mondiali. L’ex portiere dell’Inter ha anche lanciato una sua proposta: «Lancio la mia proposta. Negli ultimi dieci o cinque minuti di partita con il recupero incluso, ogni volta che la palla va fuori il cronometro si ferma. Queste sono riflessioni che faccio già dalla fine della mia carriera».
La gestione del tempo effettivo per Zenga e la sperimentazione in Serie A
LA GESTIONE DEL TEMPO EFFETTIVO − Zenga ha parlato anche della possibile gestione del tempo effettivo e delle polemiche che potrebbe suscitare. Il suo intervento: «Toglieresti completamente la responsabilità dell’arbitro. Inoltre elimineresti il problema di tutti i calciatori che vanno a sollecitare una ripresa del gioco. Dall’80’ in poi stoppi il tempo ogni volta che la la palla esce, e fai in modo che lo vedano tutti».
INTRODUZIONE IN SERIE A − L’ex calciatore si è poi espresso su una possibile introduzione del tempo effettivo parziale in Serie A. Le sue parole: «Ecco, è chiaro che come ogni cosa ogni novità va sperimentata. Un problema potrebbe lo avresti nei sui campi minori, ma poi un sistema si trova. Magari si può cominciare con il solo fatto di rivedere una partita per poi capire quanto tempo si è perso. Magari in bilico fino alla fine, una cosa del genere. E provare a toppare il cronometro dall’80’-85’ in avanti».
Fonte: Corriere dello Sport – Giorgio Burreddu