Spalletti: «Convocati agli Europei? Segnali dalla Serie A ma ho dei dubbi!»
Manca sempre meno all’inizio degli Europei 2024 e Luciano Spalletti, a margine dell’evento per il lancio di “Vivo Azzurro Tv”, parla delle sue intenzioni sulle convocazioni.
CONFINE – Luciano Spalletti spiega l’atteggiamento richiesto dai suoi azzurri: «A Coverciano devono portare il farsi carico delle difficoltà dei compagni di squadra e devono lasciar fuori sempre la stessa cosa, ovvero la presunzione. Perché è sempre quello il confine, fino a un certo punto è autostima, consapevolezza e personalità. Da un certo punto in poi, se ne fai un abuso, diventa presunzione. Quello potrebbe essere ciò che disturba e dobbiamo starci ben attenti».
CALCIO LIBERO – Luciano Spalletti continua parlando delle intenzioni sul campo con l’Italia: «Dobbiamo essere aperti a tutto e fare un calcio libero. Si va a giocare tentando i mettere insieme una squadra che abbia la sua forza. Però lasciando i calciatori liberi di interpretare quelle che sono le loro qualità. Poi se in questa libertà si riesce ad essere una squadra e a suddividere della fatiche, un po’ si attacca, un po’ si difende, tutti si è un po’ il numero 10. È questa un po’ la soluzione nel calcio perché in quella zona di campo lì ci passano un po’ tutti».
ZOCCOLO DURO – Luciano Spalletti racconta come ha seguito i suoi azzurri in Serie A, fra cui anche l’Inter: «I calciatori ci danno dei segnali importanti. Noi abbiamo seguito tutto il campionato e siamo andati anche a vederle molti calciatori e squadre sul posto. Abbiamo imparato moltissime cose, io soprattutto dai miei colleghi. Queste squadre che sono nelle finali europee ci portano ancora qualcosa in più e significa che c’è qualcosa, c’è la creazione di uno stile di calcio italiano. Lo zoccolo duro c’è, quello del giocare a campo aperto sulle ripartenze, ma c’è anche qualcosa di diverso come hanno fatto vedere Atalanta e Fiorentina in queste ultime partite».
Spalletti fra dubbi e intenzioni per le convocazioni agli Europei
CONVOCAZIONI – Luciano Spalletti sulle scelte per gli Europei del 2024: «I convocati per gli Europei? Non sono bravo in matematica, ma direi che forse qualcosa di meno del 20% per ritenere le scelte fatte. Ormai grosso modo la struttura dell’Italia è quella che abbiamo convocato quasi sempre. Poi c’è qualcosa che dobbiamo lasciare a quella che è la bravura, la condizione del momento, l’aver sistemato delle cose. Se Scamacca è questo diventa difficile rinunciarci. Ricordiamoci che sono quello che lo ha fatto giocare nelle partite fondamentali, prima di qualificarci. Poi Retegui ha fatto vedere di essere un buon calciatore, Raspadori lo conosco benissimo, Lucca sta crescendo per le qualità che ha. Abbiamo ancora qualche potenzialità che ci può mettere a posto alcune cose e serve essere bravi e attenti».
DUBBI – Luciano Spalletti chiarisce quali sono i punti interrogativi sulle convocazioni per l’Europeo dell’Italia: «I dubbi sono quelli che abbiamo detto. C’è una piccola percentuale. Bisogna avere dubbi fino in fondo, non abbiamo certezze. In alcuni casi ci sono messaggi chiari, puliti, per quello che certi ragazzi possono mettere a disposizione. Alcuni devono ancora riuscire a mettere a posto la pressione che poi subiscono, o alcune problematiche che ci possono essere individualmente. Per dare il meglio di noi stessi si deve stare bene nell’ambiente interno e nell’ambiente esterno del calcio».