L’Italia strappa all’ultimo secondo il pass per la qualificazione agli ottavi di finale degli Europei. Spalletti analizza la sfida contro la Croazia, evidenziando anche i limiti.
FINALE – Luciano Spalletti, intervistato da Sky Sport 24, dichiara dopo Croazia-Italia: «Quando le partite si decidono così alla fine diventa tutto più emozionante perché ormai nessuno più ci crede e invece i calciatori continuano a funzionare come hanno fatto i nostri, a mantenere la testa lucida, a rischiare poco pur essendo stati solo con tre difensori in campo hanno coperto tutta la larghezza. Per cui c’è da fargli i complimenti per come hanno reagito e gestito una squadra così offensiva».
COMPORTAMENTO – Luciano Spalletti continua sull’atteggiamento dell’Italia: «Siamo sotto livello come qualità di gioco, inutile andarci a girare intorno. Se facciamo così poco realizziamo poco. Si realizza sempre quello che si produce a livello di comportamento. E si vede che è un comportamento in cui si pensa al risultato da portare in fondo, senza andare a credere di poter vincere la partita perché basta il pareggio. Involontariamente viene fatto così, però mi aspetto più roba dai miei calciatori perché ce lo fanno vedere in alcuni momenti. La Croazia è una grande squadra, ha giocatori abituati a questo livello e ha tante cose che possono mettere in difficoltà una qualsiasi squadra».
SOSTITUZIONE – Luciano Spalletti spiega la scelta di far subentrare l’interista Frattesi all’inizio del secondo tempo: «Cambio Pellegrini-Frattesi? Ho cambiato perché si vede che lì dentro si può dare qualcosa di più, si può andare sugli esterni perché loro sul quinto nostro ci arrivavano male. Noi eravamo sempre liberi e poi la mezz’ala si deve buttare in bandierina perché porta via il terzino e il centrale. Invece poi non siamo mai riusciti a portare a casa quella che era la possibilità del sistema tattico delle due squadre».
PRUDENZA – Luciano Spalletti approfondisce: «Nel mezzo c’è sempre il comportamento che si ha. Prudenza? Quale prudenza?! Se il limite di non saper giocare una palla come non si è saputa giocare nel primo tempo in uscita è questo qui, si può giocare in qualsiasi modo. È che bisogna fare di più in alcuni momenti, siamo sotto il nostro standard di livello, come nel secondo tempo siamo sopra e al massimo. Però nel primo tempo l’Italia ha perso dei palloni che non possiamo perdere e che vanno gestiti meglio».
RISPOSTE – Spalletti conclude: «In alcuni momenti si fanno degli errori troppo banali. Anche stasera abbiamo sbagliato il numero di palloni in uscita. Noi abbiamo possibilità superiori rispetto a quello che abbiamo fatto. Chiaro che la qualità in mezzo al campo fa la differenza. Jorginho stasera ha giocato una buona partita, Barella ha giocato una buona partita, Fagioli idem. Calafiori è a quel livello top di calciatore che sa fare tutto, come diciamo sempre».
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