Spalletti non cambia il suo credo: «Passa tutto dal gioco! Retegui non sbaglia»
Spalletti alla vigilia di Croazia-Italia insiste su un concetto a lui molto caro, ovvero comandare il gioco. Il Commissario Tecnico azzurro non vuole scendere in campo per il pareggio e spiega la differenza tra Scamacca e Retegui, con il secondo attualmente in vantaggio sull’atalantino. Di seguito le sue dichiarazioni a Sky Sport
EMOZIONI – Luciano Spalletti alla vigilia di Croazia-Italia insiste sul coinvolgimento emotivo della gente: «Sono partite dove c’è quella giusta pressione perché hanno molta importanza, coinvolgono il sentimento di molte persone, per cui va saputa gestire. Bisogna fare il massimo per stare a posto con la coscienza».
GIOCO PRIMA DI TUTTO – Spalletti non intende cambiare atteggiamento: «Se vogliamo sempre imporre il nostro gioco anche dopo la Spagna? Si può cambiare anche un elemento ma poi passa sempre dal saper giocare a calcio, sto meglio quando abbiamo la palla noi. Al di là che poi qualche volta siamo costretti a subire il gioco degli avversari, però noi vogliamo fare la partita. Sarebbe un gravissimo errore entrare in campo pensando che a noi basta il pareggio».
Spalletti e le differenze tra Scamacca e Retegui: il secondo va verso la titolarità
PROSPETTIVE – Spalletti, nelle dichiarazioni che precedono la conferenza stampa insieme ad Alessandro Bastoni, stuzzica Gianluca Scamacca e motiva Mateo Retegui: «Scamacca è un calciatore più estroso, ti puoi aspettare qualsiasi numero, anche magari l’errore che non ti aspetti su palle di facile gestione. Retegui è più lineare però quando gli capita la palla da sfruttare è difficile che la manchi. Però poi abbiamo a che fare con due calciatori forti senza dimenticare Raspadori, bravissimo dal punto di vista tecnico a partecipare al gioco di squadra».