Acerbi: «Scommesse? Serve rispetto. L’Italia un onore per me»
Acerbi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida dell’Italia, ha risposto a tante domande, su tutte anche quelle legate alle scommesse, ma ovviamente anche riguardo la sfida con il Malta in programma domani.
PROSSIMA SFIDA – Francesco Acerbi alla vigilia della sfida tra Italia e Malta: «Cosa mi ha colpito? Quando indossi la maglia dell’Italia è sempre un onore e un privilegio. Rappresentiamo una Nazione intera e il comportamento deve essere esemplare per rispetto di noi stessi ma anche dei compagni e dello staff e della Nazione. Questo è quello che vuole il mister ed è giusto. L’aria qui è serena e siamo qui per eseguire quello che ci dice. Il mister cerca di mettere la mentalità vincente, con cui andare a fare la partita, essere coraggioso e determinato e di voler vincere, che è quello che conta nel calcio. Questo è fondamentale. Qui ci sono tanti giovani bravi che vogliono arrivare, devono crescere ma hanno quella cattiveria da ventenni, vogliono dimostrare. C’è bisogno di questo in Nazionale. I giocatori ci sono, speriamo bene. Difesa a 3? Deciderà il mister, per ora giochiamo a 4. In tanti giocano a tre, come la Roma. Noi ci adattiamo, siamo esperti e facciamo quello che ci dice lui».
LEADER – Acerbi parla dell’ambiente in Nazionale e della sua leadership: «Io leader? In campo parlo molto e cerco di dare una mano ai miei compagni da quello che vedo in difesa. Cerco di dire le cose nel momento e nel modo giusto, mi sento bene fisicamente e sono ancora in forma. Peccato solo per l’età… Ma cerco di dare l’esempio con l’atteggiamento e la voglia di fare, mettendomi in discussione dentro e fuori dal campo. A me piace più fare i fatti ma cerco sempre di dare una mano anche se non gioco. Se siamo usciti con la Macedonia è per una questione mentale, non per colpe individuali. La Macedonia è una buona squadra ma non è al nostro livello: è solo colpa nostra se siamo usciti con la Macedonia».
SITUAZIONE INFORTUNI – Acerbi parla anche degli infortuni in Nazionale: «Infortuni? I club ma anche noi vogliamo evitare di farci male. Venire in Nazionale è qualcosa che tutti sognano, non deve essere una cosa in più ma bisogna aspirare a qualcosa che va oltre. Un dolorino si può sopportare. Se uno ha paura è meglio non convocarlo, dipende anche da carattere, se uno ha paura ha più possibilità di farsi male. Ogni partita è difficile, l’attenzione deve essere sempre altissima come per una partita contro l’Inghilterra. Ora tutte le squadre sono attrezzate e tutti i ct sono bravi, altrimenti rischi brutte figure come abbiamo fatto noi con la Macedonia. Poi ti mangi le mani… Non dobbiamo più pensare a cosa sarebbe potuto essere».
CASO SCOMMESSE – Acerbi conclude esprimendo un proprio parere sul caso scommesse: «Con comportamenti esemplari intendo sapere cosa vuoi e sapere come comportarsi per arrivare a certi obiettivi. Fare le cose fatte bene per il lavoro che fai, non è uno sport individuale ma ci sono compagni di squadra, staff e tifosi. Bisogna avere rispetto per sé e per gli altri. Ognuno deve avere grandi obiettivi, se non sai cosa vuoi fai fatica. Non c’entra nulla con quello che è successo ieri (caso Fagioli, ndr), noi siamo molto sereni e concentrati. Quello che succederà, decideranno persone più in alto di me».