Analisi tattica Inter-Lazio (3-0): Inzaghi insegna calcio e umilia Sarri
Analisi tattica di Inter-Lazio, terminata 3-0 a Riad, dove la squadra nerazzurra ottiene meritatamente il pass per la Finalissima contro il Napoli. Prestazione impressionante. Basti pensare che i tre gol di scarto sono anche pochi per il calcio propositivo espresso. Di seguito la breve analisi tattica, a caldo, della partita giocata dall’Inter di Inzaghi in Supercoppa Italiana
PREPARAZIONE – Nessuna sorpresa di formazione per Simone Inzaghi, che non rinuncia a Matteo Darmian e lo schiera esterno destro a tutta fascia con Federico Dimarco a sinistra. Una scelta tutt’altro che difensiva per l’Inter, intenzionata a fare la partita fin dal fischio d’inizio. Ed è esattamente così. L’Inter fa la partita senza permettere alla Lazio di provare a impostare l’azione. Dominio del gioco totale ma non è solo possesso palla. La squadra di Inzaghi si muove a memoria, alla ricerca della verticalità, costruendo dal basso azioni pericolosissime. Troppo facile cambiare il gioco da destra a sinistra ma anche affondare centralmente con tagli puntuali che non trovano opposizione. Il gol dell’1-0 nasce così, sull’asse Darmian-Dimarco, con il cross di Alessandro Bastoni “sporcato” dallo stesso Dimarco con il tacco per trovare Marcus Thuram a porta praticamente vuota. Spettacolare. La tranquillità con cui i difensori gestiscono la palla e la dinamicità delle mezzali permettono all’Inter di vanificare qualsiasi tentativo di reazione biancoceleste. La squadra di Inzaghi attacca in dieci e difende in dieci, come un’unica entità organizzata alla perfezione. Il primo tempo di Inter-Lazio si chiude sul risultato di 1-0 ma è bugiardo: la produzione offensiva nerazzurra avrebbe meritato almeno (!) un altro paio di reti.
Analisi tattica Inter-Lazio: le mosse di Inzaghi
LETTURA – Non sono previste modifiche nell’intervallo e il solito rigore perfetto di Hakan Calhanoglu – assegnato dal VAR per fallo su Lautaro Martinez – chiude praticamente subito la partita. E la pratica qualificazione. L’Inter va sul 2-0 e inizia ad abbassare il baricentro, così da gestire il doppio vantaggio riducendo ulteriormente i rischi. Paradossalmente aumentano le ripartenze veloci alla ricerca del tris, visto che la Lazio di Maurizio Sarri non è né fisicamente né mentalmente in Arabia Saudita. La quantità di azioni pericolose costruite non si conta. Si contano, invece, le occasioni sprecate sotto porte. Il primo doppio cambio di Inzaghi serve solo a preservare due titolarissimi in vista del Napoli. Energie preziose da risparmiare. Come il secondo doppio cambio, che è anche “umiliante” per le modalità. La staffetta in attacco riconsegna una sorta di “3-5-0” in cui la coppia in attacco, formata da Alexis Sanchez e Marko Arnautovic, fa solo registrare la propria presenza a Riad. Non è un caso che il 3-0 porta la firma di Davide Frattesi su assist di Henrikh Mkhitaryan, ovvero le due mezzali di Inzaghi posizionate in attacco al posto delle due punte. Imbarazzante. Umiliante. Inter straripante. Difficile ricordare oltre 90′ giocati così, con questa intensità e qualità, da una squadra: il 3-0 di Inter-Lazio a Riad è il capolavoro tecnico-tattico di Inzaghi. Ma tutta questa bellezza deve portare più di un trofeo…
NB: Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti dell’Inter di Inzaghi.