Barella, infortunio muscolare: i tempi di recupero e quante partite salta
L’Inter dovrà fare a meno di Nicolò Barella per le prossime partite a causa di un’elongazione all’adduttore lungo della coscia destra, emersa dagli esami strumentali effettuati questa mattina. Ecco i tempi di recupero e quante partite potrebbe saltare il centrocampista italiano.
TEMPI DI RECUPERO – L’infortunio di Nicolò Barella, occorso durante la vittoria contro la Lazio (dove ha anche segnato), non desta particolari preoccupazioni in termini di gravità, ma richiederà comunque una gestione prudente per evitare ricadute. Il centrocampista dell’Inter ha subito un’elongazione all’adduttore della coscia destra, ma cosa si intende per elongazione muscolare? Comunemente definita stiramento, è un infortunio muscolare che si colloca idealmente tra la contrattura e lo strappo. Consiste in un allungamento eccessivo delle fibre muscolari, che può provocare dolore e, nei casi più significativi, la comparsa di un piccolo ematoma dovuto alla rottura di vasi capillari. Sebbene non sia un infortunio grave, richiede tempi di recupero variabili, che possono andare da pochi giorni fino a diverse settimane, a seconda dell’entità del danno e della risposta del giocatore al trattamento.
Barella infortunio muscolare, quante partite salta nello specifico
UN PRECEDENTE – Un caso simile si era verificato per Hakan Calhanoglu a ottobre, prima della sfida contro lo Young Boys. Il turco, anch’egli vittima di un’elongazione, era rimasto fuori per tre partite (anche Juventus ed Empoli), tornando disponibile per la quarta (contro il Venezia).
FINE 2024 – Seguendo un percorso di recupero simile, è probabile che Barella debba saltare gli ultimi due impegni dell’anno: Como-Inter del 23 dicembre, valida per la 17ª giornata di Serie A, e Cagliari-Inter del 28 dicembre. La presenza del centrocampista sardo sarà valutata per la sfida del 2 gennaio contro l’Atalanta, che inaugurerà il 2025 nerazzurro. Nel frattempo, Simone Inzaghi potrà contare su valide alternative come Davide Frattesi e Piotr Zielinski per coprire l’assenza del numero 23.
