Yann Bisseck Inter-Lecce (Photo by Marco Luzzani/Getty Images via OneFootball)
Prosegue l’intervista rilasciata quest’oggi da Bisseck, dove mostra quanto fatto in questa stagione all’Inter. Una crescita netta, che sottolinea a Transfermarkt.
SEMPRE PIÙ IN FIDUCIA – Bisseck, dopo la prima parte dell’intervista, si autovaluta l’annata: «Mi avevano detto che giocare dieci partite per l’Inter sarebbe equivalso a una buona stagione. Quindi direi di sì (21 presenze per un totale di 1162′, ndr). Non posso lamentarmi ma non sarei stato felice se non avessi giocato. È così che deve essere un atleta. Ora voglio fare il passo successivo per la prossima stagione: giocare i big match, la Champions League. E punto gli occhi alla Nazionale. Io un pilastro dell’Inter? I veterani del club mi hanno dato la sensazione che possa diventarlo. Questo mi piace. Mi hanno parlato più di quanto mi aspettassi. Non devo nascondermi, ho qualità uniche. E l’allenatore sa quanto valgo».
IL RAPPORTO – Bisseck racconta come ha lavorato con Simone Inzaghi: «All’inizio non riuscivo a esprimermi in italiano, quindi non abbiamo parlato (ride, ndr). Esisteva una barriera linguistica ma non ha mai pensato che non fossi abbastanza bravo. Avevo anche sentito che fosse in difficoltà a panchinarmi perché sapeva che valevo una maglia. Ora che comprendo la lingua, mi spiega delle cose, mi dice di pazientare, che sono sulla strada giusta. È una persona davvero di cuore».
MENTALITÀ DA BIG – Bisseck ritiene di poter arrivare fra i migliori del suo ruolo: «Tutto va parametrato. Per esempio, mio padre guarda i percorsi di altri grandi difensori e nota che in tanti non erano titolari in un club come l’Inter alla mia età. È una visione che adoro. Ho fatto la mia parte nella stagione d’esordio, seguo un cammino positivo. Non va dimenticare che il ruolo del difensore è speciale, non puoi semplicemente essere gettato in campo e soprattutto non in Italia. Sento di essere vicino al massimo che un giocatore può raggiungere in una carriera. Ci sono ancora club con un certo fascino ma se riesci a essere un punto fermo dell’Inter, hai già raggiunto la vetta. Dopo un anno qui posso dire che in futuro sarà difficile trovare qualcosa di migliore».
MATURAZIONE IN CORSO – Per Bisseck l’Inter è stata la scelta giusta per imparare a fare il difensore completo: «È uno dei motivi per cui ho scelto di venire qui. Sono un difensore ma mi piace anche avanzare. Per questo a volte devo ricordarmi che il mio primo compito è difendere e questo è un aspetto sul quale posso lavorare. In Italia impari esattamente quiesto: come muovermi, quando fermarmi, come rimanere in linea. Mi avevano detto che ci vogliono nove mesi per un difensore ad abituarsi al campionato. Un’esagerazione ma tre-quattro mesi ci vogliono sicuramente. Valore di mercato? Non sono cose sulle quali mi soffermo ma se gioco con maggiore continuità e mostro quello che si aspettano da me potrei salire fino a trenta-quaranta milioni di euro. Credo sia realistico».
L'Inter si trova costretta ad affrontare la questione della sostituzione di Buchanan. Una questione tecnica…
Oristanio sembra essere vicino al Venezia dall'Inter. Il DS Antonelli ha risposto alla domanda sul…
Tessmann obiettivo dell'Inter e a parlarne Di Francesco. Il nuovo allenatore del Venezia, in conferenza…
Giovanni Leoni rappresenta uno dei giovanissimi difensori più interessanti del calcio italiano: l'Inter ne è…
Filip Stankovic, portiere figlio d'arte, piace ancora una volta in Serie B dopo l'ultima stagione…
Tessmann obiettivo dell'Inter, ma bisogna ancora attendere un po' prima della chiusura. Tutto dipende appunto…