Brozovic finto capitano ma l’unico di cui l’Inter ha bisogno adesso
Brozovic sta vivendo la sua stagione più difficile all’Inter da quando è considerato, più o meno universalmente, un top player. Un tuffo indietro di oltre cinque anni. Il centrocampista croato ha perso fiducia, smalto, tempo, titolarità e addirittura gradi a livello di gerarchie nerazzurre. La fascia di capitano, però, è l’ultimo dei pensieri adesso. Al pari con il calciomercato estivo
FASCIA SUPER ROTANTE – Il curioso caso di Marcelo Brozovic capitano-non capitano dell’Inter è passato piuttosto inosservato nelle ultime ore. Eppure si tratta di uno di quegli “strani” episodi che andrebbero indagati a fondo alla ricerca di una verità assoluta anziché relativa. Una verità che probabilmente non interessa a nessuno a questo punto della stagione ma che potrebbe far discutere in vista della prossima. Andiamo per gradi e puntate. Dopo il “caso” Milan Skriniar, la fascia di capitano nerazzurra è “rotante” come non mai. Annunciato pubblicamente che l’ormai ex difensore slovacco, già in accordi con il Paris Saint-Germain, non può più presenziare in campo con l’Inter nel ruolo più ambito, la società nerazzurra ha scelto la linea più soft: affidare la fascia di capitano, di volta in volta, al titolare con più presenze. Una linea gerarchica banale e scontata ma sicuramente oggettiva, quindi impossibile da contestare. Ne segue che, in assenza del capitano Samir Handanovic non più titolare fisso, il vice “ufficiale” è proprio Brozovic. E allora perché in Inter-Lazio, un po’ a sorpresa, la scelta è ricaduta su Danilo D’Ambrosio… inizialmente?
La gerarchia della fascia di capitano dell’Inter
CAPITANI NON CAPITANI – D’Ambrosio nelle gerarchie legate al numero di presenze è “solo” terzo, seguito dall’ormai ex capitano mancato Skriniar. Il quinto è Lautaro Martinez, poi Stefan de Vrij e addirittura Roberto Gagliardini prima di Nicolò Barella, “Capitan Futuro” annunciato dell’Inter ma con meno convinzione rispetto al passato. Tutti gli altri, da Alessandro Bastoni (nono) ad Alex Cordaz (ultimo in “classifica” ma solo per presenze, ndr), al momento non possono ambire a indossare la fascia. A San Siro, contro la Lazio, Simone Inzaghi schiera dal 1′ sia D’Ambrosio sia Brozovic ma a guidare i compagni di squadra da capitano è il numero 33 nerazzurro. Almeno fino all’intervallo, quando arriva il cambio e nella ripresa la fascia “torna” sul braccio sinistro di Brozovic, anziché finire su quello di un altro titolare in lizza (Barella, ndr). L’impressione che si ha, dall’esterno, è che l’Inter abbia voluto ufficialmente delegittimare il numero 77 croato, non più considerato in grado di presentarsi come leader nello spogliatoio e spirito guida in campo. Del resto non sono poche le notizie veicolate negli ultimi mesi sulla probabile cessione dello stesso in estate. Quindi il capitano contro la Lazio è D’Ambrosio a sorpresa… ma non troppo. Perché la notizia, in un certo senso, è stata “spoilerata” alla vigilia attraverso canali indiretti ma ormai convenzionali per preparare il terreno. Lo stesso terreno preparato da mesi verso una rottura definitiva ormai annunciata tra Brozovic e l’Inter. A che pro?
Calciomercato Inter: Brozovic sempre più lontano
OMBRA DEL MERCATO – La domanda è facile, la risposta meno. L’Inter non ha bisogno di gettare altra benzina sul fuoco. Qualora ci sia effettivamente un fuoco da gestire. Brozovic sta vivendo la seconda parte di stagione, quella post-Qatar 2022, presenziando più sui giornali che in campo. Da mesi non si parla altro che dell’ipotesi Barcellona, con o senza Franck Kessié in cambio, ma il calciomercato per ora può aspettare. E le “notizie” di questo genere vengono animate solo da una parte, mai da quella del diretto interessato. Alla fine a Brozovic, come all’ex capitano Mauro Icardi, del calcio e del calciomercato è sempre interessato solo relativamente. Sta bene a Milano, sta bene all’Inter e adesso deve solo dimostrare di essere il profilo internazionale tanto apprezzato con la Nazionale Croata e anche all’Inter. Almeno fino a un anno fa. Inzaghi è felice di averlo nuovamente a completa disposizione per il rush finale ma le prestazioni del classe ’92 di Zagabria al momento sono distanti dalla sua versione migliore. Motivo per cui non è più un titolarissimo. Il “vero” Brozovic si è rivisto, finalmente, proprio nel secondo tempo di Inter-Lazio… indossando la fascia di capitano! Solo un caso, probabilmente.
L’importanza di Brozovic al top per Inzaghi
ULTIMA OCCASIONE STORICA – Fare uscire indiscrezioni (“ultimi mesi all’Inter per Brozovic, che verrà ceduto”) e notizie (“l’Inter ha deciso che Brozovic, anche in caso di permanenza, non indosserà più la fascia di capitano”) come quelle delle ultime settimane non può essere di aiuto in questa fase della stagione. E non è certo parlando male di un singolo, ancora necessariamente al centro del villaggio, che il collettivo può trarne vantaggi. La realtà è che la fascia di capitano a certi livelli – e soprattutto di questi tempi – è solo un oggetto di corredo ma è la professionalità di un calciatore a fare la differenza con prestazioni convincenti. E vincenti. L’Inter adesso ha solo bisogno del miglior Brozovic per raggiungere tutti i suoi obiettivi stagionali, con o senza fascia di capitano sul braccio, affidata all’occorrenza solo perché in emergenza. E magari anche controvoglia, smentendo se stessa. D’Ambrosio, anche per “anzianità”, è il miglior vice-capitano che possa avere l’Inter oggi, ma è il finto capitano con il numero 77 sulla schiena quello su cui Inzaghi sa di dover puntare per provare a scrivere la storia: una titolarità in cabina di regia da riconquistare per Brozovic e più di un mese per lasciare la propria firma indelebile all’Inter. A prescindere da quello che succederà a fine stagione, perché le cose non succedono mai a caso.