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Buongiorno, Inter: il dopo Acerbi in Italia è già iniziato e ha 3 nomi

Acerbi non è eterno e l’Inter lo sa, per questo già da tempo si parla di potenziali sostituti… come Buongiorno. Alcuni dei profili più interessanti arrivano direttamente dalla Serie A. Analizziamo i principali nomi italiani, diversi per costo e prospettive più che per caratteristiche

CENTRALE FUTURO – Il futuro di Francesco Acerbi potrebbe non essere nerazzurro ma questo deve prescindere da tutto ciò che è successo da Inter-Napoli in poi. Pianificare la prossima stagione al meglio è un dovere dell’Inter, che può anche guardare più in là del 2024/25. Il difensore italiano, con i suoi 36 anni compiuti a febbraio, è il calciatore più anziano della rosa dell’Inter. Ciò significa che il contratto in scadenza il 30 giugno 2025 paradossalmente può essere esteso ma non con il ruolo di titolarissimo né di titolare. E se, invece, venisse risolto in anticipo, l’Inter si troverebbe con un importante ruolo scoperto in difesa. Quello del centrale titolare nonché alternativa come terzo sinistro. In pratica un difensore centrale mancino in grado di guidare la difesa a tre ma all’occorrenza agire anche da braccetto sinistro in costruzione. Il profilo sul taccuino nerazzurro alla lunga deve essere in grado di “panchinare” Stefan de Vrij in mezzo e fare da backup ad Alessandro Bastoni sul centro-sinistra. Compito molto ambizioso, pertanto l’investimento sarà altrettanto costoso. Ma il post-Acerbi dell’Inter può essere anche italiano?

Inter, ecco i potenziali eredi italiani di Acerbi

PROFILI ITALIANI – I nomi certo non mancano ma bisogna trovare il giusto compromesso tra prezzi di mercato e tempi di sviluppo. Il primo nome sulla lista nerazzurra è quello di Alessandro Buongiorno, classe ’99 scuola Torino, di cui è anche il “Capitan Futuro” designato. Spesa importante, più vicina ai 40 che ai 30 milioni di euro. L’alternativa può essere Riccardo Calafiori, classe 2002 scuola Roma ma in forza al Bologna, con cui si sta mettendo in mostra. Anche in questo caso il prezzo è in continuo aumento e per strapparlo alla concorrenza serviranno non meno di 20 milioni. Il terzo nome utile è quello di Lorenzo Pirola, altro classe 2002, che veste la maglia della Salernitana ma è un prodotto del vivaio Inter, che può riportarlo a casa “risparmiando” grazie alla percentuale sulla rivendita. Potrebbero bastare poco più di 10 milioni, facendo anche leva sull’eventuale retrocessione granata in Serie B. Tutte le altre opzioni sarebbero considerate low cost e low profile, a partire da Andrea Carboni, classe 2001 scuola Cagliari di proprietà Monza, non ancora considerabile potenziale erede di Acerbi. Buongiorno, sì.

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