Dall’Italia un monito per l’Inter: non sottovalutare il ruolo di Acerbi
Attenzione a pensare di sostituire Francesco Acerbi con troppa leggerezza. Il centrale dell’Inter è un giocatore di leadership che cambia il rendimento di una linea difensiva. E un esempio arriva dall’Italia a Euro 2024.
IMPORTANZA SOTTOVALUTATA – Acerbi è arrivato all’Inter in sordina, per avere un ruolo da comprimario. E questo inizio lontano dai riflettori in qualche modo influenza ancora la sua considerazione generale. Tanto da far considerare un suo eventuale ridimensionamento o addirittura un addio come una cosa normale se non proprio necessaria. Un monito in questo senso arriva dall’esperienza dell’Italia.
RIFERIMENTO AZZURRO – Acerbi è stato per anni un protagonista in maglia azzurra. Fino all’assenza forzata ad Euro 2024 il suo ruolo è stato cardine per la difesa, sia con Mancini che con Spalletti. L’ex Lazio è diventato il riferimento per la marcatura e per la leadership. Il testimone di Bonucci e Chiellini è finito nelle sue mani. Un ruolo poco pubblicizzato, ma fondamentale. Che proprio la sua assenza fa capire appieno.
ASSENZA PESANTE – Per cominciare, l’assenza di Acerbi ha portato Spalletti a rivedere il suo impianto tattico nel complesso. Tale è la distanza nella considerazione tra lui e i suoi potenziali sostituti che il tecnico non ci ha nemmeno provato a surrogare il suo lavoro. Ha preferito cambiare tutto. E il rendimento in campo si è visto. La difesa azzurra non è certo un punto di forza della spedizione per Euro 2024, quantomeno per le sue doti difensive, di marcatura. La tenuta non è certo quella ideale. E questa differenza, semplificando, si può ricondurre all’assenza del centrale dell’Inter.
TOTEM DIFENSIVO – Il ruolo di Acerbi è molto più pesante di quello che si crede. La sua esperienza, la sua leadership, la sua capacità di capire i pericoli e contenerli cambia il rendimento della linea difensiva. Migliorando anche i compagni. Per questo Inzaghi non ci rinuncia mai, a costo di metterlo sulla sinistra. Il motivo lo stiamo vedendo in nazionale. E qui arriviamo al monito: attenzione ad avere troppa fretta a voler rottamare Acerbi prima che i sostituti siano davvero pronti.