Gagliardini ancora assente nella rosa di Inzaghi: Inter valuta le opzioni
Gagliardini e l’Inter si sono separati dopo quasi sei anni e mezzo. Un addio fisiologico e senza strascichi a tal punto da migliorare la condizione di entrambe le parti. Tutto a posto, eccezion fatta per l’ultimo specifico tassello mancante nel centrocampo di Inzaghi. Occhi sul mercato
VECCHIO PROFILO – Essere un punto fermo del Monza di Raffaele Palladino non è un salto di qualità in carriera ma sicuramente una “soddisfazione” dopo anni da gregario a Milano. La nuova vita calcistica di Roberto Gagliardini riparte dalla maglia numero 6 rossobianca. Già un gol (nell’1-1 in casa della Lazio, ndr) e un assist (per Samuel Vignato nel 3-0 contro la Salernitana, ndr) in nove partite. Tutte. E tutte da titolare. Ciò non cambia di una virgola i piani e soprattutto la stagione dell’Inter, che va avanti senza Gagliardini ma con ben otto mediani per tre maglie. Diverse le opzioni per Simone Inzaghi ma nessuna convince appieno per indossare nuovamente i panni del “Gagliardini di turno” dalla panchina. Il famoso centrocampista strutturato fisicamente con caratteristiche solo teoricamente più difensiva che offensive ma con posizionamento da mezzala. Una sorta di equivoco tecnico-tattico ma realmente affrontato né dall’Inter né da Inzaghi. Resta il fatto che l’ultimo nome accostato all’Inter per rinforzare il proprio centrocampo nel 2024 non è casuale. E Gagliardini c’entra ma solo relativamente. Questione di “eredità” ideale.
Soucek upgrade di Gagliardini per l’Inter di Inzaghi
NUOVO OBIETTIVO – Guai a fare paragoni. Anzi, sempre meglio analizzare il profilo in maniera isolata. Una traccia, però, va seguita. Il classe ’95 ceco Tomas Soucek rappresenta una sorta di evoluzione completa del primo Gagliardini, che in realtà non si è mai sviluppato ad Appiano Gentile. Forte fisicamente e in grado di giocare in tutti i ruoli, Soucek che fa di completezza e duttilità il suo principale doppio pregio. Nel senso che fa e sa fare praticamente tutto ciò che chiede Inzaghi ai suoi centrocampisti. Non solo, il capitano della Repubblica Ceca darebbe un’opzione in più all’Inter nella modifica in corsa del sistema di gioco. L’assetto più offensivo con un centrocampista in meno e un attaccante in più a supporto del gioco fatto dalla trequarti in su (3-4-1-2 o 3-4-2-1, ndr) è possibile con Soucek mediano nella coppia agente nel centrocampo a quattro piuttosto che snaturando una o addirittura due mezzali della rosa attuale. Stapparlo al West Ham a parametro zero sembra praticamente impossibile ma magari si riesce a intavolare una trattativa a prezzi favorevoli. Nel frattempo l’Inter valuta tutte le opzioni e lo segue da vicino. In Albania-Repubblica Ceca toccherà anche a Kristjan Asllani rendere difficile la vita a Soucek in mezzo al campo: farlo con Gagliardini ad Appiano Gentile è ormai il passato. Per vedere Soucek protagonista a San Siro servirà uno sforzo importante da parte dell’Inter, Inzaghi lo sa.