Inchiesta curve, Inter e Milan rischiano? L’ombra della sudditanza e il caso Skriniar – TS
Le curve di Inter e Milan sono al centro di un’indagine che ha scosso profondamente il mondo del calcio milanese. Le due società sono chiamate a dimostrare di aver tagliato ogni legame con le loro frange più estreme e con possibili infiltrazioni criminali. L’edizione odierna di Tuttosport affronta il problema della sudditanza da parte dei club, nei confronti del tifo organizzato. Poi svela un retroscena su Milan Skriniar prima del suo addio.
SUDDITANZA – L’indagine della Procura di Milano si è attivata nell’ambito di un “procedimento di prevenzione” per fare chiarezza sulle presunte infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del tifo milanese. In particolare, sono emersi dettagli preoccupanti sul rapporto tra le due società e le loro curve. Nonostante Inter e Milan non siano formalmente indagate dal punto di vista penale, la situazione è considerata molto grave, e le società si sono dichiarate parti danneggiate, offrendo piena collaborazione agli inquirenti. Cosa rischiano? Il commissariamento, ossia la supervisione diretta di amministratori scelti dal tribunale per garantire la gestione corretta e trasparente delle loro attività. Le 568 pagine dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari, Domenico Santoro, dipingono un quadro a tinte fosche. Soprattutto per l’Inter, la cui Curva Nord sembra trovarsi in una condizione di vera e propria “sudditanza” nei confronti degli esponenti del tifo organizzato.
LE DUE CURVE – Gli interessi in gioco non riguardano solo la passione per il calcio, ma soprattutto guadagni economici, speculazioni, e condotte delittuose. Le indagini hanno svelato il coinvolgimento della ‘ndrangheta, che avrebbe messo le mani sul controllo del tifo organizzato. Parallelamente, la curva sud del Milan presenta un quadro altrettanto preoccupante, caratterizzato da una “vocazione all’aggressione” e da strategie per acquisire introiti economici. Un ulteriore aspetto allarmante è il controllo dei parcheggi attorno allo stadio Meazza, dove si sarebbe instaurato un “legame di reciproco vantaggio” tra imprenditori, tifo organizzato, e soggetti collegati alla criminalità organizzata calabrese.
Ultras e il retroscena su Skriniar prima del suo addio
COSA È SUCCESSO – Un esempio emblematico del modus operandi della curva nord riguarda l’incontro con il giocatore Milan Skriniar, destinato a lasciare l’Inter a parametro zero per accasarsi al PSG. La gestione della situazione da parte del club è stata fortemente influenzata dalla curva, che ha preteso un confronto con il giocatore. Inizialmente l’incontro era previsto presso la Pinetina, il centro di allenamento dell’Inter, ma Massimiliano Silva ha bloccato l’iniziativa. Il Supporter Liaison Officer dell’Inter ha comunicato che la società riteneva inopportuno far incontrare il giocatore con i tifosi organizzati in un luogo monitorato da telecamere.
INCONTRO “SEGRETO” – Su esplicita indicazione del Direttore Marotta, l’incontro è stato quindi spostato in un bar vicino allo stadio, un luogo evidentemente meno “esposto” e più facile da gestire in termini di privacy e discrezione. Ferdico, uno dei rappresentanti della curva, ha confermato che la decisione sarebbe stata rispettata, L’incontro con Skriniar si è svolto come pianificato, e dalle testimonianze emerse sembra che il giocatore fosse particolarmente teso. Queste le parole di Ferdico: «Comunque va via… al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce, aveva un po’ di paura».
Fonte: Tuttosport – Stefano Pasquino