Inter, ufficiali due addii in dirigenza. Uno ancora in forse – TS
Prosegue la rivoluzione in società dopo l’acquisizione in estate da parte del fondo statunitense Oaktree. Come conferma Tuttosport, sono ufficiali due addii a livello dirigenziale. Con un terzo ancora da definire
ADDII CONFERMATI – In casa Inter non si lavora soltanto sul campo, con il trittico casalingo in vista contro Venezia, Arsenal e Napoli. Infatti prosegue anche il lavoro di ristrutturazione a livello dirigenziale, dopo che in estate il fondo statunitense Oaktree ha preso possesso della società in seguito al mancato pagamento del prestito da parte della precedente proprietà, ovvero la famiglia Zhang. In questo senso sono già ufficializzati due addii per quanto riguarda i dirigenti. Il primo è quello di Luca Danovaro, che ricopriva il ruolo di Chief Marketing Officer. Il secondo, invece, è quello di Matteo Pedinotti. Una partenza, questa, praticamente annunciata, dal momento che l’ormai ex responsabile dell’area comunicazione era molto legato alla figura dell’ex presidente Steven Zhang.
Inter, rivoluzione a livello dirigenziale: due addii confermati, un terzo ancora in attesa
FUTURO DA DEFINIRE – La terza figura in bilico a livello dirigenziale in casa nerazzurra è quella di Alessandro Antonello. L’Amministratore Delegato per l’area finanziaria in casa Inter è sempre più vicino a lasciare la società. Un addio il suo che, però, non è ancora ufficiale. Resta ancora da capire non tanto il ‘se’, ma il ‘quando’ arrvierà proprio tale ufficialità. Ricordiamo che Antonello è una delle figure chiave negli ultimi anni per il risanamento a livello finanziario del bilancio della società, nonché per la questione nuovo stadio, ma che ormai è destinato a cambiare aria. Su di lui resta forte l’interesse della Roma dei Friedkin, ancora alla ricerca di una figura che possa sostituire Lina Souloukou in seguito al suo addio alla Capitale, con la questione legata all’esonero di Daniele De Rossi come classica ‘goccia che ha fatto traboccare il vaso’.
Fonte: Federico Masini, Tuttosport