Inter, Mondiale per Club a rischio? Clamorosa protesta dei calciatori!
Il Mondiale per Club è la nuova competizione a 32 squadre che dovrebbe prendere piede il prossimo giugno 2025, per disputarsi poi a cadenza quadriennale, e vedrà la partecipazione anche dell’Inter. ‘Dovrebbe’, appunto, perché come riporta Sport Mediaset, il sindacato internazionale dei calciatori Fifpro sta protestando.
COMPETIZIONE A RISCHIO – Il Mondiale per Club 2025 parte già con il piede sbagliato. La grande competizione organizzata dalla FIFA e a cui prenderà parte anche l’Inter (che rappresenterà l’Italia insieme alla Juventus) sta infatti ricevendo parecchie critiche. Specialmente da Fifpro, sindacato internazionale dei calciatori, che sta protestando e minaccia addirittura una causa contro la federazione. La richiesta è quella di riprogrammare l’evento, con tanto di lettera a sostegno della tesi. Il motivo? La saturazione del calendario, che causa grossi rischi per i calciatori e per i club, visto l’alto rischio di infortuni.
Inter, niente Mondiale per Club? La lettera di Fifpro alla FIFA
INTERESSI DA TUTELARE – Come detto, la richiesta è di riprogrammare il Mondiale per Club, se non addirittura di cancellarlo. Con conseguente rischio di partecipazione per l’Inter. La lettera di Fifpro si apre in questo modo: “Se la FIFA rifiuterà di impegnarsi formalmente a risolvere le questioni al suo prossimo consiglio, saremo costretti a consigliare ai nostri membri le opzioni disponibili per loro, sia individualmente che collettivamente, per tutelare proattivamente i loro interessi. Queste opzioni includono azioni legali contro la FIFA, su cui abbiamo ora commissionato consulenza legale esterna“.
INTERESSI – Nella lettera si legge poi un chiaro attacco al comportamento della federazione: “La FIFA ha continuamente e costantemente preso decisioni unilaterali a vantaggio delle proprie competizioni e degli interessi commerciali, mentre danneggia negativamente le leghe nazionali e i giocatori. Per un periodo significativo, la FIFA ha ignorato i tentativi ripetuti da parte di leghe e sindacati di affrontare questa questione“. Insomma, resta da capire come si risolverà la questione. Ma per l’Inter (così come per gli altri club coinvolti) sarebbe sicuramente un danno economico non indifferente.