Inter, ottime indicazioni contro il Novara: Inzaghi ha testato due formazioni diverse per tempo – CdS
L’Inter ieri è scesa in campo ad Appiano Gentile alle 18:30 per un allenamento congiunto con il Novara (vedi gli highlights). Ottime indicazioni per la squadra di Simone Inzaghi, mentre la temperatura indicava 39 gradi alla Pinetina. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico nerazzurro ha schierato due formazioni diverse per tempo.
DUE FORMAZIONI – L’Inter si prepara a uno dei test più importanti di questo pre-campionato contro il Lens, con un allenamento congiunto con il Novara, squadra neopromossa in Serie C. Otto i gol realizzati dai nerazzurri in una Pinetina dove il termometro ha raggiunto i 39 gradi (ecco spiegata la scelta di scendere in campo alle 18:30) e dove il ritmo non è stato blando. Simone Inzaghi a tal proposito ha scelto di mandare in campo due formazioni diverse per tempo (da quarantacinque minuti ciascuno). Nella prima frazione ha schierato Handanovic tra i pali, con Darmian, de Vrij e Bastoni dietro. Bellanova, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Lazaro in mezzo, Dzeko e correa in avanti. Nella ripresa la formazione nuova con Cordaz tra i pali (assente Onana), D’Ambrosio, Fontanarosa e Dimarco. A centrocampo Dumfries, Asllani, Calhanoglu e Zanotti con Sanchez trequartista, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco.
OTTIME INDICAZIONI – L’amichevole – come riportato dal Corriere dello Sport -, è stata giocata con un buon ritmo nonostante il caldo. Sul Novara, come inevitabile, sono grandinate reti: Barella, Dzeko e Bellanova (gran lancio di Bastoni e pallonetto) nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa la doppietta di Lautaro Martinez, gol di Romelu Lukaku, Zanotti e un autogol di Ciancio. L’unica rete del Novara è arrivata da calcio di rigore con Bortolussi. Da segnalare la crescita di Mkhitaryan, con una gamba leggera rispetto le prime due uscite. Molto bene anche Bellanova e Barella. Lukaku avrebbe potuto segnare più gol ma non è ancora lucido a causa dei carichi di lavoro.
Fonte: Corriere dello Sport – Andrea Ramazzotti