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Inter, quanto vale davvero la Champions League senza vincerla?

L’Inter si appresta a giocare la sua terza finale stagionale anche se di finale tecnicamente non si tratta. Mediaticamente e strategicamente sì. In attesa della Finale di Champions League contro il Manchester City, la squadra di Inzaghi è chiamata a non sbagliare l’ultima a San Siro

COME UNA FINALE – Le poche ore che separano l’Inter di Simone Inzaghi (vedi focus) dall’ultima partita casalinga della stagione servono a ribadire un concetto fondamentale. Non giriamoci attorno: l’importanza della Champions League per le squadre italiane di vertice. Senza entrare nei dettagli, Inter-Atalanta (vedi probabili formazioni) è presentata da chiunque come la partita da non fallire. Perché l’Inter non può fallire l’obiettivo minimo stagionale: la qualificazione alla [prossima edizione della] Champions League, mica la sua vittoria! Il futuro nerazzurro dipende solo ed esclusivamente dal piazzamento in Serie A che garantisce la presenza alla massima competizione europea. Tuttò ciò nonostante l’accesso alla Finale di Champions League in programma a Istanbul il 10 giugno 2023. Paradossale, no? Inter-Atalanta vale come e più di una finale, sì. Senza il rischio di andare oltre i tempi regolamentari né il trofeo dopo il triplice fischio finale. Una finale senza cerimonia nell’immediato ma con una festa programmata già a inizio stagione. Una festa talmente importante che l’Inter non può far saltare per nessun motivo.

Non perdere contro l’Atalanta per non vincere contro il Manchester City

L’EUROPA CHE CONTA – L’Inter ha fretta di raggiungere il suo obiettivo a San Siro pur avendo il “paracadute” dell’ultima giornata in casa del Torino, a una settimana dalla trasferta turca. Il motivo è scontato: chiudere la pratica con l’Atalanta così da avere due settimane di tempo per preparare al meglio la finalissima contro il Manchester City (vedi focus). Anche se, a dire il vero, l’Inter avrebbe un secondo “paracadute” per qualificarsi in Champions League… senza passare dalla Serie A: vincerla. Certo, più facile battere (o quantomeno non perdere con…) l’Atalanta di Gian Piero Gasperini e/o il Torino di Ivan Juric che il Manchester City di Pep Guardiola, ma il discorso non cambia. Per l’Inter è più importante giocare la Champions League che vincerla. Anzi, per l’Inter è più importante avanzare in Champions League che metterla in bacheca! E lo stesso vale per le altre società italiane, a partire dalla Juventus – che deve sistemare un po’ di problemi prima di ripresentarsi in Europa – e dal Milan, uscito malamente sconfitto dall’Euro-Derby di Milano (vedi focus). Ma è davvero così importante esserci a prescindere da come andrà a finire?

Inter e il paradosso Champions League

IL VALORE NASCOSTO – La risposta al precedente quesito è banale: sì. Per articolarla, però, non bisogna fare l’errore che fanno tutti. Ovvero – parafrasando un noto proverbio – guardare la luna ignorando il dito. Quanto vale davvero la Champions League senza vincerla? Zero, se non si ha un progetto da (auto)sostenere. In quel caso solo la vittoria del trofeo può darti ragione per il progetto a breve termine destinato a non essere portato avanti. L’esempio del 2010 è perfetto. Se hai un’occasione, soprattutto se inaspettata come in questo 2023, devi saperla sfruttare. Diversamente, crei di anno in anno i presupporti per arrivare a giocare una partita simile. E magari da favorito, anziché da outsider come l’Inter di Inzaghi a Istanbul. Per questo motivo non bisogna focalizzarsi sul concetto di “quantità” quando si parla dell’importanza economico-finanziaria della Champions League per l’Inter. “Con i soldi della Champions League” non si fa nulla di particolare se vengono investiti male. Bisogna saper cedere e soprattutto acquistare. Arrivare in fondo alla competizione, senza vincerla, non evita la cessione dei propri top player in rosa. Così come qualificarsi alla prossima edizione, senza creare i presupposti per vincerla, non corregge tutti gli errori. Il valore è inestimabile. Guai a confondere il “paracadute” per il piano A di un’azienda: Inter-Atalanta oggi è fondamentale per la società ma Inzaghi e la sua squadra non perdono di vista il sogno Istanbul. Perché la Champions League per questa Inter è adesso.

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