Marotta sistema Inter, Lukaku e Skriniar in una mossa: nuovo ciclo in arrivo?
Marotta torna a essere protagonista delle strategie di casa Inter dopo mesi di critiche e silenzio. I risultati economico-finanziari e tecnico-sportivi post-Lukaku e post-Skriniar per ora danno ragione ai piani nerazzurri a breve termine ma occhio anche ai progetti a lungo termine
MODELLO NERAZZURRO – La delusione di Beppe Marotta per l’epilogo della storia nerazzurra di Romelu Lukaku e soprattutto di Milan Skriniar è quella del tifoso. Non quella del dirigente, che mette in conto di avere a che fare con dei professionisti legati più al fattore economico che a quello sportivo. L’Inter riparte senza Lukaku e Skriniar ma con Marcus Thuram e Benjamin Pavard, che hanno voluto indossare fortemente la maglia nerazzurra. Una “sostituzione” incredibilmente conveniente a livello anagrafico, finanziario e tecnico. La punta classe ’97 ex Borussia Monchengladbach ringiovanisce il reparto offensivo al posto del classe ’93 belga trasferitosi in prestito alla Roma via Chelsea. Più che svecchiarlo, il braccetto classe ’96 arrivato dal Bayern Monaco migliora le caratteristiche difensive rispetto al classe ’95 slovacco oggi al Paris Saint-Germain da svincolato. Due operazioni in “coppia” che evidenziano il lavoro di Marotta all’Inter. Lavoro che ha valore presente ma sempre con attenzione alla prospettiva futura. L’Inter punta ad aumentare la propria qualità e quindi il proprio valore pur dovendo rinunciare di anno in anno ad almeno un asset importante. Il prossimo non dovrebbe essere il capitano Lautaro Martinez ma poco importa. Il meccanismo è innescato e trasparente, ormai: l’Inter diventa un modello di auto-sostenibilità aziendale nel calcio internazionale. Marotta ha interesse nel farlo diventare un modello vincente anche a livello sportivo, magari nel nuovo ciclo (dal 2024…).