Milan-Inter con o senza Rafael Leao significa soprattutto Lukaku vs. Dybala
Lukaku è forse il protagonista più atteso del prossimo Milan-Inter ma ancora non sa nemmeno se sarà in campo. L’importanza del Derby di Milano in Champions League si svilupperà su due partite, che saranno fondamentali tanto per gli obiettivi quanto per i giudizi di fine stagione anche per quanto riguarda i singoli. Più che preoccuparsi dei potenziali assenti in casa Milan (Rafael Leao?), il centravanti belga deve ricordarsi della scelta estiva nerazzurra su… Dybala
DUBBIO MILAN – L’attesa del Derby di Milano non è essa stessa il Derby di Milano. Tantomeno in versione internazionale. A ormai meno di 48 ore dal primo atto della euro-stracittadina milanese la tensione è l’unica vera protagonista. Forse insieme alla pretattica e alla scaramanzia. In attesa degli aggiornamenti e delle dichiarazioni programmate per la vigilia di Milan-Inter, ad Appiano Gentile e Milanello bisogna fare i conti con la risoluzione di alcuni problemi. Il primo è sicuramente di Stefano Pioli, chiamato a sciogliere il dubbio Rafael Leao, uscito infortunato dopo 11′ contro la Lazio per una elongazione del muscolo lungo adduttore della coscia destra. Senza l’ala sinistra portoghese cambierebbe notevolmente l’assetto iniziale del Milan di Pioli. E anche il potenziale offensivo rossonero, eventualmente privato di un profilo da 13 gol senza rigori e 12 assist stagionali. Con o senza il rossonero Rafael Leao, però, stavolta è il nerazzurro Romelu Lukaku a dover rispondere presente appena chiamato in causa. Non esistono più alibi né chance.
Non solo Rafael Leao al centro di Milan-Inter
SCELTA INTER – Il centravanti belga dell’Inter è in ballottaggio con il compagno di reparto Edin Dzeko, favorito dal 1′ sia nelle idee di Simone Inzaghi sia per le rotazioni attuate tra una partita e l’altra. A differenza di quella di Rafael Leao, la presenza di Lukaku in campo per Milan-Inter non è in discussione. L’unico dubbio, semmai, riguarda il minutaggio. E in ogni caso, l’Euro-Derby di Milano si giocherà in due atti. Rendendo tutti – tranne l’ex Zlatan Ibrahimovic e l’altro “ex” Milan Skriniar (vedi focus) – potenziali protagonisti tra andata e ritorno (stavolta con potenziale rischio supplementari e/o rigori rispetto a vent’anni fa, ndr). Lukaku sa bene di dover lasciare la propria firma nella doppia sfida più importante di questa stagione. Anche per giustificare l’investimento, finanziariamente tutt’altro che sostenibile sebbene solo in prestito secco, fatto in estate dall’Inter. La scelta di puntare tutto sul ritorno di Lukaku, anziché sull’arrivo del coetaneo Paulo Dybala a parametro zero, è ancora motivo di riflessione a livello sia aziendale sia tecnico. Scelta giusta?
La sfida nella sfida: Lukaku vs. Dybala
GOL STAGIONALI – I numeri stagionali finora premiano Dybala, autore di 16 gol e 7 assist con la maglia della Roma tra Italia ed Europa. Nello specifico, considerando le 5 reti su rigore, 11 in Serie A, 4 in Europa League e 1 in Coppa Italia, quest’ultima competizione per la quale la Roma non è più in corsa. I gol di Lukaku finora sono 10, di cui 6 in Serie A, 3 in Champions League e 1 in Coppa Italia. E di questi, ai quali aggiungere 5 assist, 4 sono rigori. Lukaku finora ha partecipato a 15 gol stagionali dell’Inter. Contro i 23 di Dybala con la Roma, ma è il peso a fare la differenza. Un gol – soprattutto se decisivo – segnato nel Derby di Milano vale il doppio. In Champions League addirittura il triplo. Manca circa un mese al termine di questa stagione. E le occasioni per vincere la “scommessa” dell’ultimo calciomercato estivo ora sono sempre meno.
Il presente e futuro dell’Inter passa da Lukaku
DOPPIA SFIDA – Inutile spiegare perché proprio questo derby Milan-Inter, dopo aver fatto da spettatore nello 0-3 di Supercoppa Italiana, è la partita ideale per dimostrare il proprio valore. L’alter ego di Lukaku, più che Rafael Leao, è Olivier Giroud, che vanta 13 gol – di cui 8 in Serie A e 5 in Champions League – e 7 assist con la maglia del Milan in questa stagione. Per il centravanti francese 3 rigori segnati e 1 sbagliato. Lukaku, dopo la delusione in Europa League con Antonio Conte alla guida, può aiutare Inzaghi a scrivere la storia dell’Inter a livello internazionale. Facendo meglio sia di Giroud sia di Dybala. Il numero 90 belga – forse più di Marcelo Brozovic (vedi focus) – ha in mano le sorti del finale di stagione dell’Inter. In Europa più che in Italia. Ai danni del Milan. Proprio come il numero 21 argentino può essere decisivo per la storia della Roma, che sogna l’Europa League paradossalmente proprio come la sua ex Juventus. Alla fine entrambi possono raggiungere l’obiettivo con le rispettive squadre, giocando in due competizioni internazionali parallele: Lukaku vs. Dybala è la vera sfida nella sfida di questo finale di stagione (inter)nazionale. E Big Rom deve mettere nel mirino il Milan per provare a regalare (e regalarsi) una Joya all’Inter per poi creare anche i presupposti di rinegoziare l’accordo con il Chelsea.