Milano, sparatoria tra ultras dell’Inter: un morto e un ferito
Incredibile quanto successo a Milano in pieno giorno, un violento scontro tra capi ultras dell’Inter si è concluso in tragedia. Una violenta lite si è poi trasformata in una tragedia: un morto e un ferito.
L’EPISODIO – La lite è degenerata in una sparatoria, culminata con la morte di Antonio Bellocco, 36 anni, noto pregiudicato legato al clan di Rosarno. Dalle prime ricostruzioni, lo scontro è avvenuto nei pressi della palestra Testudo, frequentata da molti esponenti della Curva Nord, il gruppo di tifosi ultras dell’Inter. Bellocco avrebbe iniziato la lite a bordo di un’auto con Andrea Beretta, 49 anni, storico capo ultras e fedelissimo di Vittorio Boiocchi, altro leader della curva ucciso il 29 ottobre 2022. La situazione è precipitata rapidamente: Bellocco avrebbe estratto una pistola, ferendo Beretta a una gamba. Quest’ultimo, nonostante la ferita, avrebbe reagito con estrema violenza, accoltellando Bellocco alla gola, uccidendolo sul colpo.
Rivalità personali o problemi con la criminalità organizzata?
INDAGINE – Le forze dell’ordine sono giunte rapidamente sul luogo dell’accaduto, trovando il corpo senza vita di Bellocco e arrestando Beretta, che è stato immediatamente preso in custodia. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire nei dettagli la dinamica dello scontro e il movente che ha portato a un tale livello di violenza. L’episodio ha scosso la comunità locale e l’ambiente ultras nerazzurro, già segnato dalla morte di Boiocchi meno di un anno fa.
