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Monte ingaggi Inter con Oaktree: margini, novità e problemi attuali

Inter già alle prese con i piani per la prossima stagione – la prima firmata Oaktree – iniziando a ragionare sul monte ingaggi, che condizionerà il calciomercato. Niente di diverso rispetto agli ultimi anni, se non fosse che nel frattempo i costi sono lievitati. Analizziamo la situazione

MILANO – L’Inter inizia a programmare la prossima stagione partendo dalle garanzie date dalla nuova proprietà. Nessuna novità nel monte ingaggi dopo l’avvento di Oaktree Capital Management, quindi l’obiettivo sarà quello di mantenere inalterati i costi aumentando la qualità della rosa. Un compito che l’Amministratore Delegato Sport Beppe Marotta, il Direttore Sportivo Piero Ausilio e il Vice-DS Dario Baccin conoscono bene. E che dovranno ottimizzare per soddisfare le ambizioni di Simone Inzaghi, che adesso vuole fare il salto di qualità in Europa e nel Mondo. Come muoversi per raggiungere l’obiettivo rispettando i paletti? Scopriamolo subito.

Monte ingaggi Inter: i primi tagli datati 1° luglio 2024

USCITE – Al di là delle cifre, che non sono mai precise finché non viene chiuso e dettagliato il bilancio, l’Inter riflette sui nomi. In uscita dal monte ingaggi, quindi dal prossimo bilancio dell’Inter, l’unico calciatore non di proprietà attualmente in rosa, ovvero il secondo portiere Emil Audero (Sampdoria). Insieme al dodicesimo anche quattro calciatori in scadenza di contratto il 30 giugno 2024 e lontani dal rinnovo. Certi dell’addio i centrocampisti Davy Klaassen e Stefano Sensi, che hanno già salutato il gruppo. Sulla stessa scia i sudamericani Juan Cuadrado e Alexis Sanchez, che difficilmente verranno trattenuti per un’altra stagione a certe cifre. Al contrario, il terzo portiere Raffaele Di Gennaro rinnoverà, confermandosi fanalino di coda del monte ingaggi nerazzurro. Risultato? Un risparmio di circa 17 milioni di euro lordi. Pochi ma preziosi, per iniziare.

Bilancio Inter: le prime novità della nuova stagione anche nel monte ingaggi

ENTRATE – Le cinque uscite dovranno essere rimpiazzate da altrettante entrate. O quasi. Un dodicesimo low cost in porta (andando oltre il milione e mezzo bisognerebbe tagliare altrove, ndr). L’arrivo anticipato di Tajon Buchanan a gennaio colma parzialmente l’uscita di Cuadrado. L’esubero Sensi può anche non essere sostituito numericamente. Invece gli “eredi” di Klaassen e Sanchez sono già in arrivo. L’entrata di Piotr Zielinski (Napoli) a centrocampo e Mehdi Taremi (Porto) in attacco. In due dovrebbero costare circa 14 milioni lordi annui. In pratica, senza altri grossi colpi, l’equilibrio tra uscite ed entrate è già pareggiato così. E questo non è positivo, oggi.

Rinnovi Inter: Barella e Dumfries ai poli opposti

FORBICE – L’equilbrio è sottilissimo ma c’è ancora margine di manovra. L’Inter vedrà innalzare il proprio monte ingaggi dopo i rinnovi più importanti. A partire dal vice capitano Nicolò Barella, che aspetta solo la convocazione in sede per apporre la sua firma. Anche la sorpresa Yann Bisseck è in lista per adeguare il proprio ingaggio. Per far quadrare i conti, permettendo l’ingresso di nuove semi-titolari per Inzaghi, sarà opportuno tagliare ancora. Almeno una cessione, che può essere rintracciata tra i calciatori in scadenza nel 2025 con richieste fuori budget per il rinnovo. Ed ecco che il nome di Denzel Dumfries, potenziale plusvalenza estiva 2024 dell’Inter, torna in cima alla lista. A rischio taglio anche un difensore (Francesco Acerbi o Stefan de Vrij) e un attaccante, che rimanda al nome di Marko Arnautovic ed è facile intuire perché. Un modo per “recuperare” circa 10 milioni lordi da ridistrubire meglio nel monte ingaggi.

Calciomercato Inter: i piani legati al futuro di Lautaro Martinez

PROBLEMA – Ammesso che la situazione in rosa rimanga invariata, senza cessioni importanti ma nemmeno acquisti faraonici, in casa Inter è presente un solo grande problema. E non è più segreto. No, non è lo stop al Decreto Crescita che farà lievitare ulteriormente i costi della società a causa di alcuni ingaggi lordi non più agevoli. Il grande problema è il rinnovo di Lautaro Martinez, che andrebbe a pesare anche il triplo rispetto alla situazione attuale. Una spesa extra che l’Inter potrebbe permettersi solo tagliando ulteriormente. Oppure rinunciando a fare mercato in entrata dopo aver tagliato i potenziali “esuberi” già citati. E limitandosi a promuovere e trattenere in Prima Squadra giovani in uscita dalla Primavera. Una situazione in divenire che va affrontata, capita e risolta in tempi brevi: il rinnovo di Lautaro Martinez, ed eventualmente a che cifre, sposta moltissimo nei piani dell’Inter di Oaktree. Il calciomercato sia in entrata sia in uscita è legato al futuro dell’attuale capitano nerazzurro… e/o alla sua potenziale plusvalenza.

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