Moratti: «Inter più del tifo sportivo! Inzaghi, grandissime doti»
Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, in occasione dei 116 anni del club ha rilasciato un’intervista al canale YouTube di Gian Luca Rossi
AUGURI – Moratti fa gli auguri all’Inter che compie oggi 116 anni: «Faccio auguri affettuosi al club e quindi ai tifosi, perché l’Inter vive per la passione che genera. La sua bellezza è la passione che ha attorno. Devo dire che è piena di ricordi meravigliosi questa società, non solo i momenti delle vittorie che ricordano i tifosi ma anche le avventure, le emozioni e i campioni che sono passati di qui che sono stati per la gente, per tutti, un momento di grande felicità vedere realizzare un sogno. Tutte queste emozioni hanno riempito la vita di tanti».
PRESIDENZA – Moratti parla di Zhang e non solo: «Zhang? Ci ho parlato via video, è stato molto gentile come sempre. Ci siamo dati appuntamento per quando tornerà a Milano, non mi ha detto quando ma mi ha detto che sarebbe tornato presto. È estremamente gentile e accogliente, ha fatto organizzare molto bene l’invito che mi hanno fatto gentilmente che ho trovato affettuoso e simpatico, un qualcosa che mi rimarrà nel cuore.Chi avrei portato all’Inter oggi? A me piace molto Zirkzee. Trovo che giochi con una semplicità, come un grande coi bambini. Detta il tempo a tutta la squadra, ha una facilità di movimento in campo. Io lo trovo un giocatore fantastico. Sarebbe scontato dire Mbappé, è fantastico. Ma uno dice un giocatore che potrebbe portare, penso che sia impossibile spostare Mbappé da dov’è o almeno dal Real Madrid. Io andrei volentieri a vedere la partita se ci fosse in campo Zirkzee».
RICORDO – Moratti parla dei ricordi più importanti legati all’Inter: «Un ricordo? È una partita che mi ha impressionato e mi ha fatto gioire da pazzi che è stata quando abbiamo vinto con la Sampdoria 3-2 e perdevamo al 90′ 2-0. Il Chino alla fine si è scatenato. Fare tre gol in tre minuti, detto così sembra normale, è stata una partita fantastica. Ricordo Vieri, Martins.. sono stati tutti bravissimi. Come fatto emotivo è stato grandissimo, fortissimo e ti dava orgoglio della squadra: era una squadra di carattere oltre che di classe. Poi ci sono le grandi soddisfazioni: Barcellona è stata emotivamente incredibile, è stata la vera finale sotto il profilo emotivo anche per i calciatori, una battaglia vera. Poi i primi gol poi di Ronaldo sono stati bellissimi. Con lo Spartak Mosca, nella semifinale di UEFA, quello è stato il più bello in assoluto, su un terreno in cui era impossibile fare uno stop. Una partita bellissima, con l’Inter molto bene. Emozionante. Con Ronaldo ti sentivi come su una carrozza, sentivi che prima o poi sarebbe successo qualcosa di fantastico».
RITORNO – Moratti parla del possibile ritorno all’Inter dopo il 2013: «Ancora adesso che c’è chi continua a parlare di quei tempi come meravigliosi. Ma questo è un classico della storia. Mi fa piacere, ma devo essere sincero ma per me si sta comportando molto bene Zhang dal punto di vista dei risultati. Ha messo su una squadra fortissima, ha già vinto un campionato ed è vicina a fare qualcosa di stupendo quest’anno. Una squadra che da l’idea di avere un assetto notevole»
PARAGONE – Moratti parla del paragone Inzaghi-Mancini: «Può darsi che ci siano somiglianze, caratterialmente sono diversi. Mancini era di un’emotività notevole e quindi bisognava stargli vicino perché mi faceva piacere dividere con lui le sue ansie. Gli sono molto grato, ci ha fatto fare il salto di qualità con una squadra bella. Inzaghi ha delle grandissime doti, ha messo a posto la difesa facendola sentire forte ed esperta. Ha un grandissimo merito. Poi la forza nostra è il centrocampo è notevole. Tutti sono stati inseriti bene. Mkhitaryan lo trovo eccezionale, quando mi dicono quale giocatore vorrei nella rosa di 10, 20 o 80 anni fa, dico lui sempre. È un giocatore che è utilissimo, è un collante eccezionale, rapido. Un professionista serissimo. Lautaro Martinez nella squadra del Triplete? Il presente è sempre vissuto a colori e quindi come tale metteresti i tuoi eroi li metteresti in qualsiasi squadra. Io non posso lamentarmi di Milito, Eto’o, mi hanno vinto tutto e non li sostituirei mai».
SIGNIFICATO – Moratti parla del significato dell’Inter: «Una forte emozione perché è adrenalinico il fatto dell’Inter. E poi una grande passione. Parlandone ti viene in mente qualcosa di più completo del tifo sportivo, un qualcosa di più. Nel momento che diventi tifosi dell’Inter cominci ad avere delle caratteristiche che ti mettono in condizione solo tifoso nerazzurro. Io ho sempre visto i tifosi con un grande affetto, perché li ho sempre visti talmente disponibili nei confronti di tutti, severi e critici, ma nel momento giusto a disposizione della squadra e della società. Ti danno forza, e la forza dell’Inter è questa qui».