Oaktree non è Suning, altra filosofia: nuova regola per l’Inter − CdS
Ad una cinquantina giornata dall’avvicendamento tra Suning e Oaktree alla guida dell’Inter emerge già un dato di fatto: il modus operandi è cambiato.
DATO DI FATTO – Sono passati una cinquantina di giorni dall’avvicendamento tra Suning e Oaktree. Lo scorso 22 maggio, infatti, il fondo californiano annunciava la sua acquisizione dell’Inter, dopo la mancata riscossione del prestito da oltre 380 milioni da parte della famiglia Zhang. In questi quasi due mesi è emerso già un fatto: il modus operandi dell’Inter è cambiato. L’obiettivo, adesso, ai vertici del club è quello di creare valore. Ergo sul mercato, basta investimenti fine a se stessi, tipo parametri zero 30enni, che non potranno dare valore in là con gli anni, bensì puntare sui giovani e ottenere il maggior risultato possibile.
LINEE DIVERSE – Niente investimenti in pompa magna, come fatti durante la prima era da Suning, come i vari Joao Mario o Gabigol, flop totali, o quelli più vincenti alla Conte o alla Barella. Né tantomeno, i vari parametri zero passati dall’Inter in questi anni, dopo che dalla Cina hanno chiuso i rubinetti costringendo l’Inter ad autofinanziarsi. Marotta e Ausilio, maestri del loro mestiere, si ritrovano a doversi muovere in maniera diversa. Non basta più spendere poco, ma quel poco deve avere una prospettiva.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno