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Rapuano simbolo di Napoli-Inter ennesima sconfitta della ‘informazione’

Rapuano al centro dell’attenzione mediatica e delle polemiche (pilotate…) dopo Napoli-Inter. L’arbitro della Finalissima di Supercoppa Italiana ricorderà a lungo la trasferta a Riad visto il trattamento speciale ricevuto dai connazionali che si occupano della “informazione” sportiva

RAPUANO PROTAGONISTA – Una vince, l’altra perde. La sintesi di ogni finale non può andare oltre il risultato che causa festeggiamenti per una squadra e tristezza per l’altra. Il copione non cambia in occasione di Napoli-Inter a Riad (Arabia Saudita). La Finalissima di Supercoppa Italiana 2023 premia l’Inter di Simone Inzaghi, che vince di misura. E penalizza (inteso come “non premia”, ndr) il Napoli di Walter Mazzarri, che gioca bene ma non riesce a segnare. Tutto nella norma… se non ci fosse un altro protagonista: l’arbitro Antonio Rapuano della sezione di Rimini. Il fischietto romagnolo è al centro di qualsiasi discussione su Napoli-Inter. Non direttamente per merito o colpe proprie bensì volutamente a firma di chi gestisce l’informazione sportiva in Italia. Rapuano è sulla bocca di tutti gli opinionisti e sulla penna di tutti i giornalisti. E solo per alimentare la polemica (anti-Inter, non pro-Napoli). Le pagelle di Napoli-Inter? I voti dei calciatori possono aspettare, è l’arbitro Rapuano quello da mettere in copertina e distruggere. I termini utilizzati per giudicare la prestazione arbitrale di Rapuano in Napoli-Inter vanno da “malissimo” a “horror” passando per altre assurde esagerazioni. Tutte viste in chiave anti-Napoli e pro-Inter. Ovvero come se l’arbitraggio abbia condizionato il risultato della Supercoppa Italiana…

Rapuano simbolo (negativo) di Napoli-Inter

SCONFITTA (DIS)INFORMATIVA – E pensare che Rapuano ha annullato giustamente un gol irregolare di Lautaro Martinez, ammonito facilmente il diffidato Nicolò Barella e non assegnato alcun rigore per l’Inter… Doveva rinunciare all’espulsione per doppio giallo di Giovanni Simeone per fare un favore a qualcuno? O espellere il già ammonito Hakan Calhanoglu per pareggiare i conti in campo? Oppure inventarsi un gol per il Napoli così da garantire un potenziale 1-1 da decidere solo ai rigori? La prestazione di per sé non sarà stata perfetta ma non con l’obiettivo di favorire una squadra piuttosto che l’altra da affossare. Qualche errore qua e là, soprattutto nel registro utilizzato tra primo e secondo tempo, c’è stato ma niente di anomalo. Le critiche a caldo dalla panchina arrivano tanto da Mazzarri quanto da Inzaghi. Durante la partita funziona così ma poi la polemica si placa a freddo. E invece, dopo il triplice fischio finale, in Italia si parla (male) solo di Rapuano. Se è vero che “chi sa solo di calcio non sa niente di calcio” è anche vero che chi parla solo di arbitri non sa niente di arbitri né di calcio: Napoli-Inter è solo un’altra sconfitta della velenosa (dis)”informazione” sportiva in Italia. Onore al Napoli sconfitto e soprattutto all’Inter vittoriosa ma non può mai essere l’arbitro Rapuano il simbolo (negativo) di una Finalissima di Supercoppa Italiana condotta come una qualsiasi partita del calcio italiano eh…

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