Skriniar fuori in 48 ore: l’Inter sfoglia la lista dei (7) possibili ‘eredi’
Skriniar rappresenta già il passato dell’Inter ma per l’ufficialità bisogna aspettare ancora qualche ora. Nel frattempo la società nerazzurra va alla ricerca del suo sostituto in difesa, ma tra specifico erede tecnico e semplice rimpiazzo numerico c’è un mondo di occasioni. Salvo sorprese di mercato, i nomi da valutare come potenziale acquisto post-Skriniar sono già noti
LUNGO (SILENZIOSO) ADDIO – Il 30 giugno si avvicina. La data di scadenza più attesa e, per altri casi, temuta. L’Inter si appresta a salutare definitivamente più di un calciatore, come già noto da tempo. E se non fa certo male liberarsi di Dalbert, tra la situazione dell’ormai ex esterno sinistro brasiliano e quella di altri nerazzurri c’è una bella differenza. In attesa di capire cosa ne sarà del capitano Samir Handanovic, legato soprattutto ai piani dell’Inter tra i pali, i dubbi non riguardano sicuramente un altro ex capitano. Sono le ultime ore di Milan Skriniar da tesserato dell’Inter. Il difensore slovacco ha già salutato da tempo il mondo nerazzurro e voltato pagina, adesso manca solo il passaggio ufficiale di consegne. Dopo sei anni di Inter, ecco il Paris Saint-Germain a suon di milioni. Nessuno dei quali entrerà nelle casse nerazzurre. Le ultime silenziose ore interiste di Skriniar si confondono con i piani nerazzurri sul mercato. Il tempo, per cercare l’affare, stringe…
I potenziali eredi di Skriniar all’Inter
CINQUE NOMI DA INTER – Andare alla ricerca del sostituto di Skriniar non è facile. Ed è ancora più difficile avendo zero euro da reinvestire. Numericamente basterebbe un profilo in grado di giocare da terzo destro in modo un po’ più “naturale” di Matteo Darmian, nato difensore centrale ma evolutosi in esterno tuttofare. L’ideale sarebbe investire su un profilo più giovane di Skriniar (classe ’95, ndr) per avere un asset su cui creare continuità aziendale e tecnica. I nomi non mancano, le idee nemmeno ma i soldi sì. Ecco perché tra il costosissimo classe ’96 danese Andreas Christensen (Barcellona) e il giovanissimo classe 2003 italiano Giorgio Scalvini (Atalanta) si inseriscono altri profili a metà strada. In Serie A gli identikit utili per il post-Skriniar sono gli stessi da tempo. Il classe ’97 serbo Nikola Milenkovic (Fiorentina), che ha caratteristiche interessanti da terzo destro su cui Simone Inzaghi potrebbe lavorare in cerca di consacrazione. Sempre in casa Atalanta, il classe ’98 turco Merih Demiral, che si sta bruciando un po’ anche per mancanza di inquadramento tattico. E il classe ’99 olandese Peer Schuurs (Torino), che probabilmente ha i maggiori margini di crescita sull’esempio di Skriniar. Nomi ormai triti e ritriti.
Perché Azpilicueta è un candidato per l’Inter
DUE ALTERNATIVE OPPOSTE – L’Inter non ha un raggio di azione così ampio per trovare l’erede di Skriniar sul centro-destra della sua difesa. Dopo il danno creato sia al bilancio sia alla rosa, il capolavoro in sede di calciomercato è poco attendibile. Anzi, quasi sicuramente il capolavoro verrà delegato ancora una volta a Inzaghi. E per “capolavoro” non si intende un Darmian-bis con Danilo D’Ambrosio alternativa, sia chiaro. Un investimento in difesa va fatto. E si può già escludere qualsiasi romantico ritorno, a partire da quello del classe ’99 belga Zinho Vanheusden, in prestito agli olandesi dell’AZ Alkmaar proprio fino al 30 giugno. All’Inter servono certezze assolute, a Inzaghi servono calciatori pronti. O meglio, serve un difensore pronto al posto di Skriniar. I nomi ipotizzati rientrano in un range che va dal concetto di garanzia (Christensen) a quello di “futuribilità” (Scalvini), passando per investimenti mediani leggermente meno onerosi (Milenkovic, Demiral e Schuurs). Operazioni fattibili, soprattutto potendo giocare la carta del prestito oneroso con diritto di riscatto, ma non semplici. L’alternativa è cercare altri profili ibridi, ovvero ormai ex terzini destri. E se il sogno resta il forse inarrivabile classe ’96 francese Benjamin Pavard (Bayern Monaco), l’opzione low cost non può che essere l’esperto classe ’89 spagnolo Cesar Azpilicueta (Chelsea). Questo spiega i margini di manovra nerazzurri alla ricerca di un nuovo leader in difesa: le ultime 48 ore di Skriniar dopo oltre sei mesi da separato in casa lasciano perplessi. Ma è il vuoto lasciato nelle casse societarie e nel reparto difensivo a dover preoccupare maggiormente l’Inter, che adesso deve ripartire sùbito puntando sul nome giusto.