Taremi: «Spogliatoio importante nel calcio! Uniti si vince»
Mehdi Taremi è il protagonista del nuovo episodio di Welcome Home, format che intervista i giocatori nerazzurri, in collaborazione tra l’Inter e lo sponsor Betsson Sport. L’attaccante iraniano ha parlato dei suoi inizi e di ciò che per lui conta di più nel calcio.
INIZI – Questi gli inizi di Mehdi Taremi come calciatore, con i primi passi che lo hanno poi portato a una carriera di successo, con l’arrivo all’Inter: «Ho iniziato a 6 anni, mio padre mi ha aiutato tutti i giorni, mi portava al campo e mi insegnava. Se non fossi stato calciatore, avrei fatto il poliziotto, mi piace, non saprei dire perché. Il primo campo dove ho giocato è a Bushehr, la mia città natale, giocavo con gli amici e con i miei fratelli, io ero il più piccolo, non era facile giocare contro di loro, ma era emozionante. Andare al Persepolis è stato fantastico, è il club più grande dell’Iran. Un’emozione pazzesca».
Taremi e lo spogliatoio: priorità nel mondo del calcio
GRUPPO UNITO – Taremi ha poi parlato dei suoi pregi e dei suoi difetti, sottolineando poi l’importanza, nel calcio, di un gruppo e di uno spogliatoio unito. Un elemento che ha permesso all’Inter di ottenere i suoi ultimi, grandi, risultati: «Un pregio che ho è il rispetto che ho per tutti. Faccio il possibile per rispettare tutti. Un mio difetto è il fatto che mi posso arrabbiare parecchio. Ciò che mi fa arrabbiare è la mancanza di rispetto, ma mi arrabbio anche con chi non svolge il proprio lavoro propriamente. Lo spogliatoio nel calcio è importantissimo, i giocatori devono essere fratelli e bisogna sempre lottare l’uno per l’altro. Questo perché probabilmente in una stagione vedi più spesso i compagni di squadra, che non la famiglia. Se sei unito, allora la squadra può vincere tutti gli anni».