Thuram: «Acerbi clamoroso! Papà Lilian non voleva che giocassi»
Thuram si racconta nel podcast Frog Talks con Andrea Ranocchia. L’attaccante dell’Inter parla del rapporto con suo papà Lilian, ma anche di Acerbi e di qualche aneddoto.
CON PAPÀ − Marcus Thuram risponde alla domanda sul rapporto con papà Lilian: «Ranocchia era forte, lo prendevo alla Playstation. Con mio papà bel rapporto, non mi ha mai messo pressione. Non voleva che giocassi a calcio, poi quando avevo 13-14 anni vide che me la cavavo e ha iniziato a supportarmi».
INCREDIBILE − Continua Thuram su altri aneddoti: «A Bastoni non gli frega nulla come dà la palla, a volte me la tira proprio. Quando ho giocato con l’Inter col Borussia San Siro era vuoto, alla prima col Monza incredibile. Io ho fatto due anni a Parma, poi Barcellona e infine Parigi. Quando sei piccolo segui tuo padre, ho capito che era un calciatore quando era a Barcellona. Lì vidi che papà giocava con Ronaldinho».
NON RICONOSCIUTO − Thuram ricorda quando non venne riconosciuto prima di Inter-Borussia Monchengladbach: «Mi sono googlato io, c’era la conferenza stampa prima della partita ed ero stato scelto io col mister. Ma c’era il Covid e non potevo togliermi la mascherina. All’entrata mi disse il passaporto, ma io lo dimenticai. Gli dissi che ero Marcus Thuram, ma non fu convinto e quindi mi cercai su Google».
DIFESA − Thuram elogia Acerbi: «I difensori quando c’è un giocatore veloce è quello di prendere un metro di distanza, ma è quello l’errore. Perché se ti punto non mi fermo e non puoi mandarmi in porta. Acerbi è clamoroso, lui ha sempre l’attaccante in mano».