Thuram: «Io erede di Giroud? Pronto! Confermarsi dopo l’Inter»
Thuram, nella prima parte di intervista ha parlato tanto di Inter, in questa seconda invece si è concentrato sulla Francia e sul prossimo Europeo.
MBAPPE – Le parole di Marcus Thuram sul connazionale: «Da quando ha iniziato a giocare a calcio, sapevamo tutti quanto fosse talentuoso. Stagione dopo stagione quello che ha fatto è confermare tutto il talento che ha da quando ha iniziato a giocare. Ha confermato il suo potenziale anche in partite importanti con la squadra francese, come nella finale dei Mondiali del 2022, o nel PSG, conquistando numerosi titoli. Penso che sia logico dire che Mbappé, in questo momento, è uno dei migliori giocatori al mondo».
FIDUCIA – Thuram ripercorre Qatar 2022: «La Coppa del Mondo in Qatar mi ha dato, soprattutto, fiducia in me stesso. Poter aiutare la squadra a fare grandi cose nel più grande torneo per nazionali che esista ti dà fiducia e serenità. Ti motiva anche a continuare a lavorare per raggiungere la vetta».
ORGOGLIO – Thuram sulla possibilità di giocare per la Francia: «Anche se mio padre non fosse stato un nazionale francese, sarebbe stato un orgoglio per me vederlo giocare comunque. È un orgoglio per tutti i francesi giocare per il proprio paese e rappresentare la nazionale. Ma è vero che, dal momento che tuo padre ha il record di presenze in nazionale (Lloris lo ha poi superato), il fatto di giocare per la Francia produce ancora più orgoglio. Sono orgoglioso di continuare a scrivere la storia del cognome Thuram».
FRATELLO – Thuram poi parla dell’infanzia col fratello oggi al Nizza: «Fin da piccoli, sia io che Khephren siamo cresciuti guardando il calcio. Mio padre non voleva obbligarci a fare i calciatori, anzi praticavamo nuoto, sci o anche judo. Prima praticavamo tanti sport, ovviamente, rendendoci conto che il calcio era quello che volevamo. Anche nostro padre ci ha incoraggiato a proseguire gli studi, poiché la percentuale di noi che diventavamo professionisti era minima. Penso che l’amore che abbiamo professato per questo sport, per il calcio, ci abbia fatto lavorare il doppio, ci abbia fatto impegnare di più, nonostante alcune difficoltà che abbiamo avuto, come quella di essere figli di un grande calciatore. Lavoriamo e riusciamo ad arrivare».
NUMERO NOVE – Tikus si sente pronto per quella maglia: «Naturalmente mi sento pronto per essere il numero nove della squadra francese, ma non dirò di essere il successore di Giroud. Ho firmato per l’Inter la scorsa estate per entrare in una nuova dimensione e aprire un nuovo capitolo. Mi sono assunto delle responsabilità in questa stagione e mi sento pronto per essere il numero 9 della Francia».
AMBIZIONE – Thuram nutre grande speranza per Euro 2024: «Ovviamente, quando arrivi a giocare un torneo come l’Europeo, arrivi con molta ambizione e molta speranza. Sarebbe una bugia se dicessi il contrario. Quando giochi l’Europeo sogni di fare grandi cose. L’obiettivo è confermare la bella stagione fatta con l’Inter in un grande torneo continentale».