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Ultras, in mano catering e parcheggi: dal Milan un ‘consiglio!’ – TS

Oltre al bagarinaggio dei biglietti, gli ultras di Inter e Milan avevano in pugno anche il catering e la gestione dei parcheggi di San Siro. In merito al primo punto, spunta anche un “suggerimento” da parte dei dirigenti rossoneri.

ATTIVITÀ ILLECITE – Non solo la gestione dei biglietti, ma dalle carte dell’inchiesta ultras spuntano altri inquietanti retroscena legati vicenda. Gli ultras di Inter e Milan avevano in pugno anche il catering e la gestione parcheggi di San Siro. In entrambi casi, riferisce Tuttosport, è la Curva Sud del Milan ad avere maggiormente la voce in capitolo. Già dal gennaio 2022, emerge come alcuni soggetti riconducibili a Luca Lucci (leader della Curva rossonera) esercitassero attività di natura estorsiva in pregiudizio di una cooperativa avente ad oggetto il servizio di catering e di vendita di bevande all’interno dello stadio Meazza. Tra i soggetti coinvolti anche una certa Marianna Tedesco (vicina a Lucci), che per conto di una società chiamata Mia Milano s.r.l, emetteva fatture con i responsabili di tale cooperativa per prestazioni inesistenti. In pratica, Lucci, insieme ad altri ultras della curva Nord dell’Inter, avevano preteso che, ad ogni evento calcistico svolto, le cooperative avrebbero dovuto cedere loro 500 birre ad un “prezzo imposto” inferiore a quello ordinario di vendita, corrispondente a € 3 cadauno. Per poi procedere alla distribuzione nelle due curve delle predette birre ad un prezzo maggiorato, corrispondente a € 5/6 cadauno, lucrando quindi la differenza.

Inchiesta ultras Inter e Milan: bigliettini e parcheggi

CONSIGLIO – Sul verbale spunta anche l’interrogatorio a Paolo Furnari ed Elena Cavalcanti, collaboratori di Renzo Rosso. Rappresentante della Fit società cooperativa subappaltatrice della Air Food Stadio srl, la società di catering che si occupa dello stadio San Siro. Lo stesso Furnari racconta di come la stessa cooperativa decise di parlare con alcuni dirigenti del Milan per valutare la situazione, i quali consigliarono di applicare il vecchio prezzo di 5 euro solo nel settore della Curva del Milan e di applicare l’aumento negli altri settori dello stadio. Ma la stessa cooperativa, dichiara Furnari, per correttezza decise di applicare per tutti lo stesso prezzo. Ad ogni partita del Milan, venivano consegnati 500 bigliettini alla Curva Sud, contrassegnati con timbro della società e data, e Lucci in cambio pagava 1500 euro. A completare il racket di San Siro, poi la gestione dei parcheggi con le estorsioni verso Gherardo Zaccagni, imprenditore di quell’area.

Fonte: Tuttosport

Sandro Caramazza

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